“Quo vadis Italia?”, la tavola rotonda sulla situazione del Real Estate in Italia, rassegna stampa Real Estate 2022 sul blog dell’Avvocato Gianluca De Micheli.
Recessione tecnica e attesa. Sono queste le parole chiave che stanno guidando gli investitori internazionali del settore del Real Estate, consapevoli dell’approssimarsi del “repricing”. Con questo termine si intende un’operazione per cui i listini subiscono una svalutazione, a causa dei rincari registrati dall’energia e dai costi di finanziamento. Proprio l’incertezza dei tempi che verranno, è stato il tema dell’incontro tra i più noti investitori internazionali del settore del Real Estate. Incontro che, organizzato dallo studio legale internazionale “Dla Piper” e denominato “Quo vadis Italia?”, si è tenuto mercoledì 30 novembre 2022 a Milano, presso l’Hotel Magna Pars.
I temi affrontati
Il meeting è stato occasione per dibattere su molteplici temi ed argomenti attuali: dalle occasioni ed investimenti possibili in Italia nel comparto del Real Estate, con uno sguardo sul resto del mondo, al momento di incertezza, causato dalla lunga pandemia, dall’improvviso incremento dell’inflazione, dei tassi di interesse, delle materie prime e delle spese di costruzione, dall’invasione della Russia in Ucraina, dai cambiamenti avvenuti nel mondo, senza dimenticare i cambiamenti climatici e le conseguenze sull’ambiente. In più, tra i molteplici dati analizzati nel corso del meeting, è emerso come via Montenapoleone sia la terza via commerciale più cara del globo, con i suoi costi di affitto che si aggirano, in media, sui 14.547 euro al metro quadro all’anno. La via del capoluogo milanese è stata riconosciuta come la prima via dello shopping in Europa.
Repricing e tendenze del mercato immobiliare
Gli esperti che hanno partecipato all’incontro hanno condiviso un focus generale sulle tendenze caratteristiche del mercato immobiliare. La prima panoramica, in particolare, è stata offerta da Justin Curlow, Global Head of Research & Strategy, Axa Im – real assets. In seguito, il meeting ha offerto altre quattro tavole rotonde, così organizzate: analisi dei progetti messi in campo dagli investitori europei; prospettive di sviluppo nell’ambito del comparto immobiliare, tenendo conto dell’incremento dei tassi di interesse e delle spese dedicate alla costruzione; analisi delle asset class, senza dimenticare le incertezze del tempo storico vissuto; focus sulla città di Roma, su cui potrebbero concentrarsi alcuni investitori di prestigio.
Pertanto, nel momento di incertezza attuale, il “repricing” sembra essere l’unica prospettiva attesa. A tal proposito, Olaf Schmidt, Partner Responsabile del Dipartimento Italiano di Real Estate di Dla Piper, ha affermato che il repricing è il risultato dell’ “aumento delle catene di costo e dell’abbassamento dei rendimenti”. Pertanto, ha confermato Schmidt, “chi paga e deve garantire un rendimento all’investitore del 3-4% non può più acquistare a certi livelli di prezzo. Chi ha comprato qualche anno fa a prezzi più convenienti, avrebbe margine per abbassarli oggi e comunque fare margini. Ma nessuno fa la prima mossa. Chi vuole vendere aspetta che lo facciano gli altri. Chi vuole acquistare, non vuole essere l’ultimo a farlo a prezzi alti”. L’attesa sembra essere la strategia prevalente, seppur i tempi non siano facilmente prevedibili.
I requisiti Esg nei mercati europei
Invece, Martin Schellein, Head of Investment Management Europe Union Investment Real Estate Gmbh, ha puntato l’attenzione su tutti quegli elementi che hanno influenzato il settore dei mercati europei degli uffici, individuando in proposito, “i requisiti Esg, il lavoro ibrido e le nuove forme di collaborazione”. E, seppur in tempo di crisi, Schellein ha previsto come “gli affitti prime aumentino ulteriormente, poiché chi li occupa richiederà meno spazio, ma migliori e conformi ai criteri Esg e in posizioni centrali”. Perché, Schellein si dice convinto “che proprio le difficoltà del momento, condivise tra proprietari e inquilini, spingeranno verso un’implementazione più rapida delle iniziative Esg”. Inoltre, ancora Schellein ha affermato come gli accadimenti del momento diventeranno “un catalizzatore affinché governi e industria si concentrino sulla promozione delle energie rinnovabili, delle tecnologie di costruzione e delle iniziative per l’efficienza energetica”. Anna Duchnowska, managing director investment management, Europe di Invesco, ha evidenziato come “quasi il 30% del nostro portafoglio europeo da 15 miliardi di euro è in posti letto, ovvero alberghi, residenze, anche alloggi per studenti e, in misura minore, micro-appartamenti”. Infine, Pertti Vanhanen, Managing Director, Europe Cromwell Property Group ha concentrato la sua attenzione costruzioni in legno, evidenziando che queste siano maggiormente rintracciabili soprattutto “nei paesi nordici, nei Paesi Bassi, in Francia e nel Regno Unito”. Tuttavia, non ha escluso l’arrivo e la presenza delle costruzioni in legno o ibride anche in Italia”, seppur, lo stesso Vanhanen abbia evidenziato che “cultura dell’uso del legno per gli immobili commerciali non sia ancora diffusa in Italia” e, per questo motivo, ha concluso come sia “più difficile trovare consulenti tecnici o imprenditori in grado di comprenderla e realizzarla”.
A proposito del blog dell’Avv. Gianluca De Micheli
La rassegna stampa è stata pubblicata in collaborazione con i ragazzi del blog dell’Avv. Gianluca De Micheli, Avvocato del Foro di Roma, specializzato in crisi d’impresa e risanamenti aziendali, con precedente esperienza professionale nel corpo della Guardia di Finanza. All’interno del blog troviamo approfondimenti in materia di Diritto societario e tributario, real estate, gestione della crisi di impresa.