Se avete l’esigenza di veicolare il traffico dei dati tra i vostri dispositivi all’interno della rete domestica o di ufficio che utilizzate, lo switch di rete è sicuramente un dispositivo di cui avete bisogno.
Se non avete mai letto niente in proposito, è giunto il momento per farlo: questa guida vi aiuterà a conoscere questi dispositivi e a scegliere il migliore modello da acquistare.
1. Come funziona uno switch di rete e a cosa serve.
Come anticipato, lo switch opera all’interno di un network di rete, composto solitamente da un modem connesso al cavo telefonico e dai dispositivi che accedono alla rete, tramite protocollo wireless o cavo Ethernet.
Quando si ha la necessità di collegare più dispositivi alla medesima rete (ad esempio pc, stampante, fax, ecc.), si può andare incontro a fenomeni di collisione tra le trasmissioni di rete attraverso i vari terminali, con conseguente accumulo di traffico nella rete locale e crollo delle prestazioni.
Lo switch serve appunto a gestire il traffico in questi casi: installando il dispositivo e collegandolo alla vostra Lan domestica, avrete la possibilità di commutare i pacchetti di dati all’interno della rete, creando delle porte che il flusso di dati dovrà necessariamente attraversare in un ordine prestabilito.
In questo modo si potrà evitare l’abbassamento della connettività, la sovrapposizione di segnali e, in generale, i rischi connessi alla possibile perdita o ritardo nella trasmissione dei dati.
2. Come si configura uno switch di rete.
La configurazione dello switch richiede:
1) L’acquisto di un dispositivo apposito e dei collegamenti Ethernet da connettere ai vari hardware presenti in rete;
2) Il collegamento via Ethernet tra una porta del router ADSL e la porta LAN/Switch del dispositivo;
3) La configurazione di un apposito indirizzo IP assegnato allo switch (per i modelli più recenti avviene in automatico).
Collegando i vari dispositivi alle porte dello switch, attribuirete un ordine precipuo di trasmissione del segnale proveniente dal modem, in modo tale da rendere fluido il traffico di rete e consentendo a tutte le macchine di trasmettere i dati contemporaneamente.
3. La scelta del modello.
Dopo aver visto a cosa serve e come si configura uno switch di rete, è possibile passare in rassegna i modelli disponibili in commercio. Ad esempio, prendendo in considerazione il vastissimo catalogo offerto dal sito specializzato Iperprice, si può constatare che esistono davvero numerosi modelli, prezzi differenti e caratteristiche non omogenee. Ma allora come fare a scegliere il miglior modello di switch di rete?
Tra i modelli proposti dal catalogo switch di Iperprice, balza all’occhio il D-Link DGS-1008P, modello a 8 porte gigabit capace di soddisfare pienamente l’utenza domestica, dal momento che si tratta di un dispositivo a riconoscimento automatico (plug and play), che consente di collegare telecamere, telefoni, access point, tramite cavi ethernet normali.
Altro modello di gamma è il Netgear GS305P-100PES, che presenta da 5 a 48 porte; sebbene anch’esso dotato di tecnologia plug and play (e quindi immediato da configurare), presenta un costo maggiore a causa della struttura in metallo, che lo rende più resistente, e alla fornitura di apposito kit per il montaggio a parete (che ne fa uno strumento utile anche per reti da ufficio).
Sono disponibili anche modelli destinati ad un utilizzo professionale (come il Cisco RV130 Multifunction), con un numero di porte e una velocità di connessione maggiori: questi dispositivi di switch sono consigliati soltanto se avete un numero molto elevato di dispositivi collegati o se avete l’esigenza di gestire un traffico dati importante tra le varie macchine connesse al network.