Lo smaltimento dell’amianto non va confuso con il suo trattamento: la parola “smaltimento”, infatti, si riferisce esclusivamente all’invio di manufatti e materiali particolarmente pericolosi a discariche autorizzate. Lo spostamento dei rifiuti – confezionati secondo regole molto precise ed etichettati per essere immediatamente riconoscibili – viene effettuato solo da trasportatori certificati: una volta ricevuti gli scarti, questi vengono smistati ed eliminati definitivamente da centri finali.
Ma quali sono le altre strategie che si possono seguire per trattare l’amianto?
Quando si parla di tecniche “in loco”, si parla di bonifica: eseguita esclusivamente da personale specializzato, questa può avvenire tramite confinamento oppure incapsulamento. Generalmente, l’eliminazione totale dell’amianto è la soluzione preferita dagli utenti – perché scongiura ogni tipo di contaminazione o esposizione futura – ma in alcuni spazi la rimozione è impossibile. La bonifica è una valida alternativa, perché limita al massimo i rischi con un intervento meno invasivo.
Il confinamento consiste nell’installazione di particolari barriere fra le aree interessate e l’esterno: non è una soluzione permanente, ma va controllata periodicamente per eventuali manutenzioni.
Molto spesso, il confinamento è il primo step che porta all’eliminazione definitiva dell’amianto scoperto.
L’incapsulamento, invece, si fa con speciali materiali ricoprenti, che isolano perfettamente i manufatti, creando un confine praticamente invalicabile. Questa seconda soluzione è, quindi, più stabile e preferibile in caso si debba intervenire su elementi impossibili da spostare.
Confinamento, incapsulamento, eliminazione e smaltimento dell’amianto – soprattutto se necessarie su aree molto vaste – non sono passaggi che ogni singolo cittadino può effettuare autonomamente: ogni intervento dipende dal tipo di manufatto, dalle condizioni dei materiali, dallo stato dello spazio che necessita di un provvedimento e, per questo motivo, richiede sopralluoghi e un preciso piano di lavoro, che va comunicato anche alla ASL.
Considerata la pericolosità dell’eternit e le caratteristiche dell’iter che bisogna seguire per eliminare completamente ogni tipo di rischio, è sempre fondamentale fare riferimento a professionisti del settore, aziende certificate specializzate nel trattamento di questi materiali e nella loro corretta rimozione!