Il concetto di chatbot è diffuso in ambito informatico già da diversi anni. Il mondo di Internet è costellato da strumenti di questo tipo, capaci di simulare una conversazione con un qualsiasi contatto umano grazie alla loro intelligenza artificiale. Fino ad alcuni anni fa, i chatbot erano in grado soltanto di fornire risposte molto superficiali alle domande dei vari utenti. Col passare degli anni, questi contatti computerizzati hanno vissuto un graduale e netto sviluppo, fino ad arrivare ai giorni nostri con un buon livello di interattività. Ed è così che si può intraprendere una conversazione simile a quella che si adotta con un qualsiasi essere umano, senza trovare grosse differenze.
Esiste una corrente di pensiero secondo la quale, con lo scorrere del tempo, i chatbot inizieranno a dominare il mondo e a sopraffare gli esseri umani. Forse, questa ipotesi è fin troppo remota e alquanto fantasiosa. Eppure, questi contatti fittizi e non gestiti da alcun utente umano sono in una costante fase di progresso. Essi possono fungere anche da ottimi strumenti di SMS marketing, in quanto sono in grado di fornire tutte le risposte ad una qualsiasi richiesta da parte di un utente. Inoltre, sanno assolvere anche il compito di assistenti intelligenti, in quanto riescono ad assistere il cliente molto più di un operatore inbound. In pratica, in questo ambito il robot è riuscito a sorpassare l’essere umano in quanto a correttezza, precisione e professionalità. Sa eseguire compiti anche molto complicati e il trend non potrà che essere positivo per gli anni a venire.
Ma come funzionano i chatbot e perché riescono ad agire in maniera così efficace? Essi si sviluppano in seguito a studi molto approfonditi da parte di scienziati e programmatori informatici. Vengono così studiati i comportamenti degli utenti dei dispositivi mobili e fissi e le loro conversazioni tipiche, oltre al loro registro linguistico. In base a tutto questo, vengono analizzate le possibili risposte e proiettate su un sistema informatico, capace di sostitursi ad un utente nella maniera più completa possibile. Tuttavia, i difetti non mancano e i dispositivi non sono ancora capaci di avvicinarsi alla perfezione. Infatti, il loro sviluppo semantico è ancora piuttosto limitato e la via per raggiungere la piena equiparazione all’utente animato sembra abbastanza lunga. Con ulteriori studi, la situazione può ulteriormente migliorare e i chatbot possono diventare assistenti adatti davvero ad ogni occasione.
Possiamo affermare che i chatbot sono una sorta di evoluzione dei bot di vecchia generazione, capaci di agire tramite conversazioni su piattaforme di instant messaging come Whatsapp o Messenger di Facebook. In pratica, sono la versione più aggiornata delle care e vecchie Doretta e Doriana che tanto successo avevano riscosso sull’ormai defunto Windows Live Messenger, prima ancora noto come Msn. È ancora molto difficile riuscire ad azzardare una previsione abbastanza precisa sull’evoluzione definitiva dei chatbot e sulla loro futura capacità di sostituirsi agli esseri umani in tutto e per tutto. Al tempo stesso, si può iniziare a pensare ad una società basata sull’assistenza virtuale, sull’immediatezza di ogni servizio grazie a strumenti che non necessitano di alcun operatore.