Nel mondo del lavoro il curriculum vitae è fondamentale, poiché rappresenta un biglietto da visita da presentare al potenziale datore di lavoro. Bisogna essere rapidi, essenziali e diretti, mettendo in luce agli occhi dell’esaminatore le proprie qualità e le proprie caratteristiche adatte per quel lavoro. Ecco i consigli per un curriculum vitae perfetto.
La foto è la prima cosa che generalmente guardano i selezionatori, quindi deve essere estremamente professionale. Da evitare assolutamente selfie o foto di gruppo, bisogna dare l’idea di una persona affidabile e seria, soprattutto adeguata per quel tipo di lavoro. Il curriculum vitae deve essere completo ed esaustivo, ciò non significa che deve essere chilometrico. Un selezionatore valuta al giorno tra i 20 ed i 50 cv, quindi se apre un curriculum vitae di 5-6 pagine potrebbe cestinarlo in partenza. Bisogna indicare le esperienze lavorative affini alla candidatura, con un cv breve e dettagliato che non annoi il selezionatore.
Allo stesso modo bisogna saper personalizzare il proprio curriculum vitae in base al lavoro per cui ci si propone. Inutile scrivere di aver svolto servizio d’ordine allo stadio se ci si candida per un lavoro di ingegnere. E’ opportuno indicare competenze coerenti ed in linea con il lavoro per cui ci si candida, poiché inserire una quantità sproporzionata di informazioni non garantisce un colloquio. Bisogna invece mettere in evidenza le proprie qualità con le giuste parole chiave per quella specifica posizione.
Un errore piuttosto comune che si commette in sede di compilazione del proprio curriculum vitae è quello di “mentire” sulle proprie abilità. Inutile scrivere di avere una conoscenza madrelingua quando si ha una conoscenza scolastica di una lingua. Così come è inutile scrivere di avere determinate competenze quando non se ne hanno. Ad un eventuale colloquio, verrete subito smascherati. Al massimo si può scrivere di avere una conoscenza buona di una lingua anche se il proprio livello di conoscenza è medio-basso, ma senza esagerare.
Evitare assolutamente omissioni, date discordanti, errori, abusi di aggettivi o dimenticanze. Bisogna indicare tutti i propri dati, dall’email al recapito telefonico, dalla residenza al voto di laurea, ecc. Queste imperfezioni potrebbero dare l’idea al selezionatore di una persona distratta, poco attenta, confusionaria e trascurata, tutti elementi che ovviamente non vanno a vostro vantaggio.
Va bene parlare di se stessi specificando hobby ed interessi personali, ma devono avere una certa pertinenza. Per i selezionatori ad esempio avere l’hobby degli scacchi significa avere buone capacità strategiche, così come avere un’esperienza negli scout può significare avere buone capacità di problem solving. Può essere utile anche indicare i libri letti, ma solo se sono in linea con la tipologia di lavoro per cui vi candidate.
Un’ottima idea è quella di realizzare un curriculum vitae con l’infografica, una tecnica proiettata in forma più grafica che testuale. Potrebbe essere un ottimo sistema creativo per attirare l’attenzione del selezionatore. Infine è opportuno ricordare che nel curriculum ci sono alcune posizioni strategiche. Se volete mettere in risalto alcuni vostri studi o qualità, inseriteli all’inizio e alla fine del cv, poiché sono i punti che più restano impressi nella mente del selezionatore.