I viaggi nella crisi: cosa è cambiato in noi vacanzieri

La crisi ha mutato i costumi degli italiani in ambito di viaggi e vacanze? A questa domanda è possibile rispondere senza alcuna esitazione un deciso ‘si’. Ma in quale modo è avvenuta la mutazione di queste abitudini considerate un tempo, come inamovibili?

Non occorre essere degli esperti di macrofinanza per capire che il lungo periodo di crisi economica ha provocato delle ripercussioni del nostro modus vivendi e, un segmento di questo, è rappresentato dai viaggi.

Facciamo chiarezza. Se un tempo, i viaggi e le vacanze erano appannaggio solo di nobili e ricchi, dagli anni ’50 in poi per noi italiani, sono divenute possibili quasi a tutti grazie al moltiplicarsi dell’offerta alberghiera e delle soluzioni  di trasporto tanto da passare da ‘bisogno voluttuario’ a ‘bisogno primario’. Viaggi e vacanze, proprio perché sempre più economiche (e quindi diffuse) hanno rappresentato e rappresentano tutt’ora, un necessario intervallo per ricaricare le energie consumatesi con un anno di lavoro.

Se questo  concetto ha fatto parte delle conquiste che hanno contraddistinto la logica evoluzione dei tempi, la crisi economica mondiale ha ristretto di molto le possibilità di viaggi e vacanze, riportando in voga il concetto di ‘bisogno voluttuario’ e quindi una delle prime cose da tagliare come spese superflue.

Ma i viaggi, proprio per la loro fisiologica natura di essere di break vitali dove stemperare tensioni e fatiche, non possono essere totalmente eliminati ma possono essere più oculate.

La ricerca del risparmio ha incentivato nuove strategie che, quasi all’improvviso, hanno mutato le abitudini per organizzare un viaggio e, in questo, è internet ad avere visto la diffusione di molte piattaforme di comparazione prezzi che agevolano di molto, la scelta di hotel e voli attraverso un meticoloso controllo delle offerte presenti in rete.
Sempre più italiani (con un range di età che va dai 18 ai 50 anni) utilizzano uno o più comparatori di prezzi per trovare prezzi che consentono un primo risparmio.

Una seconda fase è quella di fare delle accurate ricerche in rete, per essere più informati circa strutture e suggerimenti utili, andando ad utilizzare social dedicati ai viaggi e piattaforme specializzate che, soprattutto negli ultimi tempi, hanno visto crescere la loro popolarità e l’utenza che sempre più spesso, fa riferimento a loro per avere informazioni accurate. E’ il caso, ad esempio, di TripAdvisor che offre dei commenti attuali circa strutture alberghiere e di ristorazione che tendono ad indirizzare i viaggiatori, verso una scelta più consapevole per evitare un salto nel buio.

Per i soggiorni hanno visto un boom anche delle alternative ai tradizionali alberghi: bed&breakfast e case vacanze, hanno visto crescere la richiesta in modo esponenziale grazie a dei prezzi che sono di molto inferiori alle classiche strutture che hanno, ovviamente, altri costi gestionali. Inoltre, il fatto di soggiornare all’interno di una casa privata, offre l’idea di vivere una calda intimità che un anonimo albergo, certamente non può offrire.

Ma oltre a sperimentare nuove dinamiche, la crisi ha necessariamente fatto accorciare sia la durata delle vacanze che il raggio di azione: i viaggi a lungo raggio hanno visto una sensibile diminuzione per gli alti costi del volo mentre, di contro, si è verificata una riscoperta dell’Italia e la scelta di destinazioni cheap come Grecia, Croazia, Cipro e l’eterna Spagna, il tutto in attesa di tempi migliori per volare fino ai sognati tropici.