Sette domande da porre alle aziende di pulizie

Quando si tratta di aziende di servizi di pulizie, tutte le grandi città di tutta Italia vi offrono la possibilità di selezionarne una da una gamma vastissima di concorrenti agguerriti, molti dei quali professionali e capaci. Se non avete esperienza nel settore, scegliere può diventare difficile, e valutare quale di loro faccia al caso vostro richiede qualche criterio di orientamento. Provate ad analizzare la loro proposta applicando queste sette domande puntuali: scoprirete che decidere diventa subito più semplice!

1. Quali sono i loro servizi di punta?

“Pulizie” è un termine generico, e a voi invece serve qualcuno che vi segua puntualmente. Avete un grande palazzo con facciata a vetri? La pulizia vetri sarà preminente. Siete una grande azienda alimentare? Dovrete assicurarvi che le loro procedure di lavaggio e pulizia degli ambienti industriali siano aggiornate e impeccabili. In generale, cercate coincidenza perfetta su questo punto.

2. Sono in grado di lavorare su tutte le vostre sedi?

La domanda è duplice. Da un lato si intende per tipologia di lavori: pulire i vostri uffici e il vostro stabilimento sono lavori differenti, soprattutto se lavorate in un ambito particolare come il settore alimentare o farmaceutico. Dall’altro, c’è un mero problema geografico: se avete sedi in tutta Italia, può non convenirvi fare tanti contratti locali, ma cercare di spuntare un buon accordo economico con una realtà a livello nazionale.

3. Quali sono le loro dimensioni?

È utile che adattiate le vostre e le loro dimensioni, come criterio iniziale di selezione. Ci sono ovviamente delle possibili eccezioni, ma è probabile che per un’azienda con centinaia di dipendenti, che lavora con clienti come grandissime aziende con svariati capannoni, il contratto chiuso con il vostro piccolo studio di avvocato sia poco importante, e come tale venga seguito. E del resto, è molto difficile che una piccola impresa con tre dipendenti possa seguire, oltre ad altri clienti, anche le pulizie dei vostri due capannoni e del palazzo di sei piani che ospita i vostri uffici.

4. Quale esperienza hanno?

In un settore come quello delle pulizie, capitano tanti imprevisti e tante urgenze, tante situazione da risolvere rapidamente perché stanno creando grossi problemi al cliente. Più ampia è l’esperienza del potenziale fornitore, più avrete ragione di stare sicuri che qualsiasi cosa accada sapranno come risolverla.

5. Quali prodotti usano?

Forse la domanda vi parrà strana: voi del resto non avete la competenza per valutare se siano quelli più corretti. È vero; ma da un lato, il modo i cui vi risponderanno, il grado di dettaglio, sarà una buona indicazione della loro competenza, attenzione e professionalità, e dall’altro sarà un’occasione di scoprire, se siete interessati, quanta attenzione diano all’ecologia e all’uso di prodotti con essa compatibili.

6. Con che tipo di clientela lavorano?

Potreste pensare che questo abbia poca importanza: le pulizie sono pulizie. Ma è una semplificazione un po’ grossolana. Pulire lo studio di un avvocato richiede azioni, personale, e competenze diverse dal pulire i capannoni di una fonderia. È poi perfettamente possibile che pur non avendo clienti del vostro settore l’azienda in questione sia capacissima comunque di soddisfarvi, ma averne è senza dubbio un punto a favore.

7. Hanno delle referenze?

In questo settore, la fiducia è tutto: per svolgere il loro lavoro, degli estranei devono costantemente poter entrare nei vostri uffici, svuotare i vostri cestini della spazzatura, pulire le vostre scrivanie. Occorre gente tanto degna di fede che si possa permetterle di fare tutto questo senza timori: e per persone così, non si esita a scrivere una breve lettera di referenza. Chiedete se ne hanno, saranno se non una garanzia almeno un’ottima presentazione.