Come tutti gli strumenti tecnologici, il cellulare non è un oggetto dannoso in sé, ma lo può diventare facendone un uso sbagliato. Nelle mani di un minorenne si può rivelare pericoloso se non si prepara bene il proprio figlio sull’uso che ne deve fare.
C’è un dibattito aperto tra pediatri, psicologi, insegnanti e genitori su quando sia opportuno lasciare che il bambino possegga un cellulare. La regola non è la stessa per tutti, ma è tassativo non dare l’oggetto in mano ai figli almeno fino all’età di 8-9 anni. Va da sé che durante il periodo dell’asilo un dispositivo tecnologico resisterebbe al massimo poche ore, poiché il bambino attraversa il momento in cui tende a rompere le cose e non ha la consapevolezza del loro costo. Nei primi anni delle elementari si può mostrare al figlio il proprio cellulare, spiegando loro come funziona. E’ importante in questa fase riuscire a far capire che è un oggetto che ha dei costi e che va tenuto con cura.
Quando il bambino inizia ad andare a scuola da solo, regalargli un telefonino può essere utile. Ma si consiglia di scegliere un modello base, rimandando l’uso dello smartphone. In questo modo si resta in contatto ma non si corre il rischio che il minore si metta a navigare on line. Per evitare telefonate non necessarie, è buona norma lasciare poco credito nella scheda.
Tra i 10 e i 12 anni vostro figlio insisterà per poter avere uno smartphone, dal quale chattare con i suoi amici e pubblicare le foto che scatta. Prima di accontentarlo, gli va spiegato come lo si utilizza. Diamo noi per primi il buon esempio, evitando di usare il cellulare a tavola. Si deve passare del tempo col figlio per fargli capire che non deve abusare dello smartphone: niente distrazioni durante i compiti, né a scuola. Il bambino deve accettare che i messaggi e i suoi profili sui social siano accessibili ai genitori, e soprattutto è necessario che capisca di non accettare mai l’amicizia di persone che non conosce.
Per evitare che il bambino diventi dipendente dal cellulare, occorre dargli degli orari in cui può farne uso. Va assolutamente evitato che lo smartphone sostituisca le passeggiate con gli amici, lo sport e la lettura. Se a 5 anni si è troppo piccoli per capire che si rischia una dipendenza, dai 10 anni in poi il bambino è in grado di assimilare il concetto, se spiegato con fermezza e chiarezza.
Il cellulare, condiviso con mamma e papà, può diventare utile per entrare nel piccolo mondo del ragazzo, conoscere i suoi amici e vedere cosa gli piace. Usato nel modo giusto può diventare qualcosa che unisce la famiglia e un modo per iniziare discussioni e conversazioni.
Il bambino dovrà arrivare anche a capire che se rompe il telefonino non ne riceverà subito uno nuovo, e così si responsabilizzerà.
E’ compito dei genitori intuire l’età giusta per il cellulare in relazione ai propri figli. C’è chi è già maturo a 10 anni e chi a 13 è ancora fragile e irresponsabile. In assoluto, però, questo è un argomento che non va in nessuna maniera affrontato prima degli ultimi anni di scuola elementare.